Casa Cavassa, oggi Museo Civico di Saluzzo, è uno degli edifici-simbolo del rinascimento saluzzese: fu la dimora di Galeazzo Cavassa e del figlio Francesco, membri di una nobile famiglia originaria di Carmagnola. Nel 1464 Galeazzo fu vicario generale del Marchese di Saluzzo, carica ricoperta successivamente anche dal figlio. A quell’epoca la residenza, frequentata da intellettuali e personaggi di alto rango, fu oggetto di importanti interventi decorativi.
Oggi si presenta in una sequenza di 15 sale con soffitti lignei dipinti, pareti decorate e l'arredamento costituito da mobili d'epoca. Di particolare rilevanza sono, nel loggiato, tre finestre bifore in stile tardo gotico e gli affreschi a grisaille con le Imprese di Ercole (opera di Hans Clemer, tra il 1506 e il 1511). All'interno delle sale sono conservati, tra l'altro, la pala d’altare della Madonna della Misericordia, capolavoro di Hans Clemer (1499 c.), e il coro ligneo tardogotico proveniente dalla cappella dei marchionale di Revello (sala V).
La casa fu trasformata in museo per merito del marchese Emanuele Tapparelli D'Azeglio, che la acquistò nel 1883 e che intraprese importanti lavori di recupero, anche attraverso l'acquisizione sul mercato antiquario di oggetti e opere databili al XV e XVI secolo. Nel 1888 D’Azeglio donò l’edificio alla Città di Saluzzo affinché fosse utilizzata “per uso di museo o per feste municipali”. Nonostante le numerose trasformazioni subite in epoche successive, alcune opere testimoniano ancora il fasto della casa all'inizio del XVI secolo. Tra queste spiccano il portale marmoreo e il portone ligneo recanti il motto di famiglia “droit quoi quil soit” (“avanti a qualunque costo” o “giustizia quale che sia”).
Indirizzo: Via S. Giovanni 5, Saluzzo
Tel. 342 38 01 561
E-mail: cavassa@comune.saluzzo.cn.it
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